Il progetto MICROx2 alla fiera "New Space Economy" in occasione della 4a Giornata nazionale dello Spazio
Oggi, 16 dicembre 2024, in occasione della 4a Giornata nazionale dello Spazio nell'ambito della fiera "New Space Economy" sarà presentato un container hi-tech per coltivare in condizioni spaziali micro-ortaggi come ravanello e cavolo verza, realizzato presso il Centro Ricerche ENEA Casaccia.
Tipo di evento | Appuntamenti |
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Partecipazione | Evento in presenza |
Inizio | 16/12/2024 - 10:53 |
Fine | 18/12/2024 - 18:00 |
Link utili | |
Personale di riferimento |
Oggi, 16 dicembre 2024, in occasione della 4a Giornata dello Spazio nell'ambito della fiera “New Space Economy” sarà presentato un container hi-tech per coltivare in condizioni spaziali micro-ortaggi come ravanello e cavolo verza. L’innovazione è stata realizzata presso il Centro Ricerche ENEA Casaccia nell’ambito del progetto MICROx2 finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
Il progetto, cui partecipano ENEA, Cnr e le università di Roma Tor Vergata e “Federico II” di Napoli, quest’ultima nel ruolo di coordinatore, punta a realizzare sistemi biorigenerativi per la produzione di cibo fresco ad alto contenuto di fitonutrienti, per il supporto alla vita degli astronauti nelle missioni di lunga durata. La finalità della ricerca MICROx2 è, quindi, quella di perfezionare, direttamente in condizione di missione, un sistema di produzione in grado di garantire all’equipaggio una dieta equilibrata dal punto di vista nutritivo e di qualità e sicurezza alimentare, e al tempo stesso utile a contrastare gli effetti negativi dovuti alla gravità alterata e ai raggi cosmici. Inoltre l’innovazione consente di massimizzare l’uso di risorse limitate nello spazio e ottimizzare le rese produttive.
“Proseguire nella ricerca sulla coltivazione di cibo fresco per lo spazio è fondamentale sia per migliorare la qualità della vita degli astronauti, che per contribuire alla sostenibilità delle missioni, riducendo la dipendenza dai costanti rifornimenti da Terra”, commenta Luca Nardi, ricercatore ENEA del Laboratorio Agricoltura 4.0 della Divisione Sistemi Agroalimentari Sostenibili dell’ENEA. “L’insieme delle tecnologie sviluppate – aggiunge – permetterà di massimizzare l’uso di acqua, fertilizzanti ed energia, che sono limitati nello spazio, ottimizzando al contempo le rese produttive, la qualità e la sicurezza alimentare, per affrontare le sfide legate alla permanenza prolungata nello spazio e preparare l’umanità a future esplorazioni oltre la bassa orbita terrestre”.
Per maggiori informazioni: comunicato stampa ENEA