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Progetto COMETA: grazie alla chimica verde possibili nuovi modelli di sviluppo agro-industriali nel sud Italia

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Si è chiusa lo scorso 28 aprile, presso il centro di ricerca CREA-CI di Caserta, la due giorni dedicata alla presentazione delle attività e dei risultati conseguiti dal progetto COMETA “Colture autoctone mediterranee e loro valorizzazione con tecnologie avanzate di chimica verde” dedicato allo studio di sistemi colturali non-food, innovativi ed a basso input - come cardo, cartamo e brassicaceae -, coltivabili in aree a rischio di erosione e desertificazione, sotto-utilizzate, inquinate e/o male utilizzate delle regioni Campania, Sardegna, Lazio, Sicilia e Umbria.  
Gli esiti di COMETA hanno dimostrato che la Chimica Verde può essere una leva strategica per valorizzare la specificità dei territori e le competenze locali  e promuovere innovativi modelli di sviluppo agro-industriali nei territori fragili ed in crisi del Sud Italia, con significativi vantaggi ambientali, sociali ed economici. A partire dalla sperimentazione di colture cosiddette "multi-purpose", come cardo, cartamo e brassicaceae, è stato possibile testare e convertire le diverse frazioni di queste colture in bioprodotti a basso impatto per il comparto agricolo e industriale. Sono stati ottenuti e testati bioprodotti per mangimistica per animali, bioplastiche biodegradabili e compostabili, funghi, biolubrificanti, ingredienti per la formulazione cosmesi, biostimolanti e compost per l’agricoltura, bioinsetticidi, estratti per la nutraceutica e la salute. Inoltre, i processi validati e messi a punto nell’ambito del progetto, sono stati oggetto di oltre venti pubblicazioni e di alcuni brevetti dimostrando come sia possibile dare vita a nuove filiere di chimica verde interconnesse sui territori che catalizzino una crescita economica inclusiva nei territori del Centro e Sud Italia.

Il successo del progetto è stato reso possibile grazie alla sinergia tra i partner industriali, i centri di ricerca, le università e le PMI coinvolti nel progetto che ha permesso la valorizzazione delle conoscenze e delle competenze sviluppate nei territori coinvolti.  Finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca a valere del bando PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 e coordinato da Novamont, il progetto COMETA ha visto il coinvolgimento attivo di  BIOAGRITEST - Centro Interregionale di Diagnosi Vegetale (PMI - Basilicata), CIHEAM - Istituto Agronomico Mediterraneo (Centro di ricerca - Puglia), CREA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (centro di ricerca – Campania, Sicilia, Puglia, Lazio,
Basilicata), ENEA - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (centro di ricerca – Basilicata, Lazio) e Università degli Studi di Sassari (Università - Sassari).

 

 

 

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