La società contemporanea assiste ad un avanzamento dello sviluppo tecnologico inedito per tempi di
realizzazione e pluralità degli impatti che produce. La sua straordinaria evoluzione, combinata alle
enormi possibilità di applicazione anche ai più elementari processi della vita quotidiana, ha reso ogni
individuo potenzialmente in grado di liberarsi dai limiti imposti dall’ambiente in cui vive e dalle
proprie capacità fisiche e psicologiche, ma non dagli effetti prodotti, a partire proprio da quelli
sull’ambiente.
Il settore agroalimentare, fra gli altri, si rivela strategico per l’analisi dell’impatto dello sviluppo
biotecnologico sia sull’ecosistema che sulla vita umana sul pianeta.
Questa proposta intende presentare un’analisi sociologica dell’impatto sugli stili di consumo
alimentare dell’introduzione di una nuova pratica di produzione tecnologica per la trasformazione
sostenibile del food system.
Nello specifico, il Progetto VEG4FUN, finanziato dall’ENEA, operando per l’allestimento di colture
in ambiente controllato di cellule vegetali come ingredienti per composte e/o snacks sani e gratificanti,
offre un contesto di analisi significativo per la rappresentazione dei processi fin qui descritti. Infatti, a
fronte di una crescente richiesta da parte dei sempre più informati consumatori di prodotti alimentari
sicuri, salutari e naturali per garantire il proprio benessere, l’offerta del sistema produttivo potrà subire
delle limitazioni a medio-lungo termine a causa dell’esauribilità delle materie prime vegetali – specie
per l’impatto di problemi come il cambiamento climatico – e dell’aumento demografico sul pianeta
previsto per i prossimi decenni.
Il Progetto VEG4FUN si inserisce in questo filone di studio e in collaborazione con un’azienda italiana
che produce prodotti biologici a base di frutta, compone la triade entro cui si sviluppa il processo che
si sta per descrivere: industrie di trasformazione agroalimentare, consumatori e laboratori scientifici
che intrecciano fra loro reciproche aspettative e scelte in un più complesso scenario, entro cui l’analisi
sociologica ne legge le dinamiche.
La ricerca sociologica si è avvalsa di una metodologia mista, di tipo qualitativo e quantitativo, per
indagare dapprima in un gruppo di consumatrici fidelizzate e food blogger ai prodotti dell’azienda
collaborante, poi in un gruppo di controllo, la potenziale accettabilità di una produzione con cellule vegetali coltivate in laboratorio per alimenti riconosciuti come biologici e innovativi. Con la rilevazione quantitativa attraverso questionario, la determinazione emersa dalle interviste di tratti di un alimento sano e sostenibile in quelli della naturalezza, nutrizionalità, preservazione biodiversità, riduzione degli scarti e delle varie forme di inquinamento, proiezione degli effetti al futuro consente di verificare presso un campione più esteso quali siano i criteri di accettabilità di novel food coltivati con una tecnologia innovativa.

I principali risultati confermano alcune tendenze che l’analisi teorica aveva fatto emergere: c’è una crescente consapevolezza dell’importanza delle questioni ambientali nell’orientamento dei propri comportamenti quotidiani, in specie di quelli che sono sostenuti da un uso delle risorse naturali non rinnovabili o, comunque, trasformate per l’uso umano con procedure e trattamenti invasivi, come per il settore alimentare.

La possibilità di conoscere le modalità di comportamento di consumatori di prodotti identificabili come innovativi, attenti alle questioni ambientali, ma anche alla gratificazione sensoriale e salutistica di chi acquista quel prodotto, non trascurando il rapporto qualità/prezzo, ha consentito di delineare alcuni profili.

Queste tendenze dello scenario entro cui si sono svolte le due rilevazioni, alla luce degli stimoli posti agli intervistati con strumenti orientati dai concetti operativi prescelti, può dirsi aver restituito fra consumatori più e meno fidelizzati dell’azienda il profilo di alcuni consumatori-tipo. 

La peculiarità dell’ambito alimentare e della tecnica di coltivazione in ambiente controllato delle cellule vegetali possono determinare condizioni di consumo che misurano l’accettabilità sociale di innovative colture di cellule vegetali destinate ad aumentare in un futuro prossimo.