Progetto VITADWASTE
Innovative and sustainable processes for the development of Vitamin D nutraceutical from fish waste: extraction, formulation and clinical study for the evaluation of its bioavailability and clinical equivalence
Il Laboratorio Bioeconomia Circolare Rigenerativa della Divisione Sistemi Agroalimentari Sostenibili (SSPT-AGROS-BIOEC) partecipa al progetto PRIN 2022 VITADWASTE (“Innovative and sustainable processes for the development of Vitamin D nutraceutical from fish waste: extraction, formulation and clinical study for the evaluation of its bioavailability and clinical equivalence”) a guida Università degli Studi di Camerino e partner quali Università degli Studi del Piemonte Orientale, Università degli Studi di Bologna e CNR.
In coerenza con le strategie europee inerenti la Blue BioEconomy il Progetto VITADWASTE prevede l’individuazione di modelli di Bioeconomia Circolare attraverso la messa a punto di soluzioni di processo per lo sfruttamento e la valorizzazione di sottoprodotti dell'industria ittica derivanti da pesca, acquacoltura e lavorazione industriale, con recupero di frazioni arricchite in Vitamina D: nel corso della sperimentazione saranno valutate le potenzialità estrattive di diverse tecniche (es. estrazione assistita da microonde, da ultrasuoni, estrazione rapida di liquido dinamico solido, estrazione con fluidi supercritici), anche scalabili al livello industriale, arrivando a produrre frazioni ricche in vitamina D3 e acidi grassi polinsaturi (es. EPA, DHA) utilizzate per la formulazione di nutraceutici di cui si studierà la farmacocinetica e la bioequivalenza mediante studio clinico al fine di valutarne un utilizzo in ambito nutraceutico / farmaceutico. La partecipazione di ENEA, e nello specifico del Laboratorio Bioeconomia Circolare Rigenerativa della Divisione Sistemi Agroalimentari Sostenibili (SSPT-AGROS-BIOEC), prevede il ricorso alle dotazioni strumentali e impiantistiche afferenti alla Hall Tecnologica “Processi Agroindustriali” del C. R. Casaccia ed alla Hall Tecnologica “Agrobiopolis” presso il C. R. Trisaia con l’obiettivo di mettere a punto su scala banco il protocollo di estrazione di scarti di sardine e sgombri mediante tecnologia a CO2 supercritica e realizzare il successivo scaling-up per la produzione degli intermedi da cui derivare le formulazione di nutraceutici.