Pubblicazione di una revisione sistematica per la valutazione dei possibili effetti cancerogeni correlati all’esposizione ai campi elettromagnetici di animali da laboratorio
Nell’ambito del progetto BRiC finanziato da INAIL dal titolo “Scientific evidence on the carcinogenicity of radiofrequency electromagnetic fields” volto a revisionare la letteratura scientifica inerente i possibili effetti cancerogeni dell’esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza (RF-EMF, 100 kHz - 300 GHz), la Divisione SSPT-TECS si è occupata di una revisione sistematica degli studi in vivo.
Nell’ambito del progetto BRiC finanziato da INAIL dal titolo “Scientific evidence on the carcinogenicity of radiofrequency electromagnetic fields” volto a revisionare la letteratura scientifica inerente i possibili effetti cancerogeni dell’esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza (RF-EMF, 100 kHz - 300 GHz), la Divisione SSPT-TECS si è occupata di una revisione sistematica degli studi in vivo.
Le revisioni sistematiche sono strumenti di ricerca secondari la cui finalità è quella di riassumere ed elaborare i risultati di studi sperimentali/epidemiologici, aventi obiettivi simili, in risposta a un determinato quesito biologico/sanitario. A conclusione di questo progetto è stato recentemente pubblicato un articolo dal titolo “In Vivo Studies on Radiofrequency (100 kHz–300 GHz) Electromagnetic Field Exposure and Cancer: A Systematic Review” (DOI: 10.3390/ijerph20032071) sulla rivista open access International Journal of Environmental Research and Public Health (IF 4,614). Questo lavoro rappresenta la prima analisi quantitativa in letteratura finalizzata alla valutazione della possibile relazione tra esposizione a RF-EMF e rischio di incidenza tumorale in animali da laboratorio. La revisione è stata condotta in accordo con la linea guida dell’Office of Health Assessment and Translation del National Toxicology Program (NTP-OHAT) per gli studi umani e animali.
Il protocollo della revisione sistematica è stato registrato su PROSPERO (CRD42020191105) e pubblicato sulla rivista Systematic Reviews lo scorso anno (DOI 10.1186/s13643- 22-01898-4). In accordo con i criteri di eleggibilità fissati nel protocollo, sono stati selezionati 27 studi per la valutazione dell’incidenza tumorale. Per valutare quantitativamente il possibile incremento del rischio di tumori benigni e/o maligni in organi/tessuti è stata eseguita una meta-analisi su 23 lavori. Per i rimanenti 4 lavori è stata fatta una sintesi descrittiva dei risultati.
Al fine di valutare i possibili limiti metodologici che avrebbero potuto influenzare l'attendibilità del risultato di sintesi, è stata effettuata una lettura critica di tutti i lavori per valutare il Risk of Bias (RoB). L’analisi dei lavori ha evidenziato che il numero di animali di controllo utilizzato risultava sempre inferiore al numero di animali esposti alle RF-EMF: la pratica di utilizzare un solo gruppo di controllo a fronte di più gruppi di trattamento, sebbene molto comune negli studi in vivo, può determinare una sovrastima degli eventi/non eventi nei gruppi di controllo, che può portare a risultati non attendibili in una meta-analisi volta a valutare il rischio di eventi rari, quale l’incidenza tumorale spontanea.
La meta-analisi è stata eseguita su 22 tessuti e 3 tumori sistemici (leucemia, linfoma, sarcoma istiocitico) e non ha rilevato un aumento/decremento del rischio dell’insorgenza tumorale nella maggior parte degli organi/tessuti analizzati. L’aumento numerico, statisticamente significativo, del rischio di incidenza rilevato nei tumori maligni nel sistema nervoso centrale, nel cervello e nel cuore, così come il decremento nell’intestino, non è risultato rilevante alla luce della valutazione del corpo delle evidenze, che ha attribuito a questo risultato un’evidenza bassa e/o inadeguata dell’associazione fra l’esposizione RF-EMF e lo sviluppo dei tumori negli animali da laboratorio.