Molecular Farming: le piante come "biofabbrica" di farmaci
Mai, come in questi giorni, ci è parsa cruciale la capacità di produrre rapidamente grandi quantitativi di un farmaco o di un vaccino. Ebbene, tra i più abili produttori di sostanze farmacologiche ci sono senz'altro le piante, da cui ancora oggi deriva circa il 25% dei principi attivi utilizzati dall'industria farmaceutica. Ma si può fare di più: grazie all'impiego delle biotecnologie è possibile utilizzare le piante non solo come "fonte" di principi attivi naturali, ma anche come vere e proprie bio-fabbriche per la sintesi di farmaci biotecnologici.
Mai, come in questi giorni, ci è parsa cruciale la capacità di produrre rapidamente grandi quantitativi di un farmaco o di un vaccino. Ebbene, tra i più abili produttori di sostanze farmacologiche ci sono senz'altro le piante, da cui ancora oggi deriva circa il 25% dei principi attivi utilizzati dall'industria farmaceutica. Ma si può fare di più: grazie all'impiego delle biotecnologie è possibile utilizzare le piante non solo come "fonte" di principi attivi naturali, ma anche come vere e proprie bio-fabbriche per la sintesi di farmaci biotecnologici. Su questa frontiera, detta del molecular farming, si muove il laboratorio biotecnologie dell'ENEA che recentemente ha messo a punto un sistema di produzione di anticorpi monoclonali per il trattamento di tumori' basato su piante di tabacco selvatico. Ma, come vedremo, si tratta di un filone in crescita in tutto il mondo, tanto che anche uno dei vaccini allo studio contro il covid punta su questa soluzione.
A SmartCity Radio 24 ospite di Maurizio Melis - MarcelloDonini - ENEA Divisione Biotecnologie e Agroindustria - Laboratorio Biotecnologie
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