Il 20 febbraio scorso, presso la sede ASI di Roma Tor Vergata, si è tenuta la “Riunione di consultazione della comunità di ricerca nazionale” sull’argomento “Tecnologie indossabili e realtà aumentata” in ambito aerospazio. All’evento ha partecipato anche ENEA, tramite la Divisione Tecnologie e Processi dei Materiali per la Sostenibilità, con la presentazione dell’idea progettuale “Metodologie predittive dello stato di salute degli astronauti”, volta alla realizzazione di un sistema basato sulla rilevazione in tempo reale dei parametri vitali e di alcuni loro precursori sotto forma di neurotrasmettitori rilasciati dal Sistema Nervoso Simpatico; tali rilevazioni sono poi elaborate da una sezione di Intelligenza Sintetica appositamente realizzata che fornisce la predizioni dell’andamento futuro dei parametri rilevati.
Con questo progetto si intende proporre un avanzamento della profondità, della completezza e dell’uso della raccolta dei parametri utili alla misura dello stato generale di salute degli astronauti o del personale coinvolto in attività future legate allo spazio. Infatti, si introduce la possibilità di acquisire e monitorare in tempo reale l’andamento dei neurotrasmettitori appartenenti al campo delle Catecolamine. La ricerca di soluzioni tecnologiche in questo campo è in fase ancora preindustriale ma alcuni studi indicano la possibilità di realizzare reti di sensori indossabili e miniaturizzati, tali da essere ospitati nella struttura di uno smart watch.
Attraverso questo progetto si propone di dare il via ad una fase sperimentale che, partendo da tipologie di sensori di parametri vitali commerciali, prosegua con la sperimentazione di sensori di catecolamine già in studio presso altre strutture di ricerca e si concluda con la realizzazione dei sensori all’interno di ENEA.
Il cuore del sistema proposto è la sezione di Intelligenza Sintetica basata sulla tecnologia ENEA di “Olocontrollo Emulativo”. Tale tecnologia, già utilizzata in passato per usi industriali e della produzione di ausili per portatori di deficit sensoriali o motori, è in grado di riprodurre in forma tecnologica la capacità di una intelligenza biologica di integrare dati ed elaborare la previsione del loro andamento futuro. Questo permette al personale medico di vigilanza di disporre di scenari di andamenti potenzialmente pericolosi prima del loro effettivo verificarsi. La sezione di Intelligenza Sintetica proposta, si caratterizza per l’indipendenza del suo funzionamento dalla tipologia dei sensori utilizzati ed il bassissimo ingombro e peso, fattori entrambi di grande rilevanza in ambito aerospaziale.
Il sistema proposto può trovare facilmente applicazione in tutte le fasi o attività riscontrabili in una missione spaziale. Infatti, esso può rappresentare un utile strumento a disposizione del personale medico già nelle fasi di selezione ed addestramento degli astronauti e successivamente essere utilizzato durante la missione vera e propria.
Altro utilizzo proposto è quello del monitoraggio ambientale della Stazione Spaziale, della navicella o delle condizioni fisiche (es. monitoraggio dell’aria o del terreno) di ambienti extraterrestri (es. pianeti o asteroidi). In questo secondo filone applicativo potrebbero essere utilizzati sensori già presenti in commercio mentre la sezione di Intelligenza Sintetica fornirebbe la previsione dell’andamento futuro dei parametri rilevati.