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Nuova Strategic Research and Innovation Agenda (SRIA) per l'energia oceanica

La Piattaforma Tecnologica Oceanica della Commissione Europea, ETIP Ocean, ha presentato a Bruxelles la nuova Strategic Research and Innovation Agenda (SRIA) per l'energia oceanica.

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La Piattaforma Tecnologica Oceanica della Commissione Europea, ETIP Ocean, ha presentato a Bruxellesla nuova Strategic Research and Innovation Agenda (SRIA) per l'energia oceanica.

La SRIA evidenzia il potenziale dell'energia dal mare nel rafforzare la sicurezza energetica europea a medio termine, stimando che entro il 2050 potrebbe coprire fino al 10% del fabbisogno elettrico dell'UE con una capacità installata di 100 GW. Questa risorsa si distingue per la sua elevata prevedibilità e la capacità e per la capacità di produrre energia in maniera complementare rispetto ad altre rinnovabili come l'eolico e il solare.

Attualmente, in Europa sono operativi diversi prototipi e impianti semi-commerciali per un totale di 167 MW di potenza installata, molti dei quali finanziati da fondi pubblici. Questi prototipi hanno attirato l'attenzione di investitori privati, tra cui TotalEnergies e Shell, che stanno iniziando a partecipare a progetti pilota. Per questo motivo la SRIA prevede una rapida industrializzazione del settore, che consoliderà la leadership europea a livello globale.

Nel campo dell'energia delle onde, il progetto HiWave-5 della svedese CorPower Ocean rappresenta un esempio all'avanguardia. L'installazione del primo convertitore commerciale al largo del Portogallo, connesso alla rete elettrica nazionale, è un passo importante verso la commercializzazione. Grazie al programma EU-SCORES, l'impianto sarà ampliato fino a 1,2 MW con l'aggiunta di altre tre unità.

Tra i progetti più avanzati c'è MeyGen, una centrale di energia mareomotrice in Scozia. Nella prima fase, MeyGen ha installato quattro turbine da 1,5 MW ciascuna, e prevede di raggiungere una capacità totale di 398 MW entro il 2028. Altre centrali mareomotrici di ultima generazione sono in fase di completamentto in Normandia (Francia); in particolare il progetto FloWatt mira a costruire la prima centrale pre-commerciale per l'energia mareomotrice con una capacità di 17,5 MW.

In Normandia, il progetto FloWatt mira a costruire la prima centrale mareomotrice pre-commerciale da 17,5 MW, supportata da un finanziamento pubblico di 65 milioni di euro. Questo rappresenta un passo importante verso l'industrializzazione dell'energia dalle maree, contribuendo alla transizione energetica della Francia.

Anche il progetto PEWEC (Pendulum Wave Energy Converter), sviluppato da ENEA e dal Politecnico di Torino, nell’ambito della Ricerca di Sistema Elettrico promosso dal MASE è in fase avanzata. Dopo i test su un prototipo in scala ridotta, è in fase di progettazione esecutiva una versione in scala reale da 8 metri di lunghezza e 80 tonnellate di peso.

Pensato per le onde del Mediterraneo, il PEWEC potrebbe diventare una soluzione pre-commerciale entro il 2030, offrendo un'opzione sostenibile per le isole e le comunità costiere.

Secondo la SRIA, il settore dell'energia dal mare offre notevoli opportunità economiche: entro il 2050, il mercato globale potrebbe raggiungere i 53 miliardi di euro l'anno e generare 500.000 nuovi posti di lavoro in Europa. Nel 2023, il settore ha prodotto 93 GWh di elettricità, principalmente attraverso progetti dimostrativi, migliorando la competitività delle tecnologie e rafforzando la fiducia degli investitori. Per sostenere questa crescita, la SRIA prevede che saranno necessari circa 1,4 miliardi di euro, con il 40% proveniente da investimenti privati. Il supporto pubblico sarà fondamentale per ridurre i rischi, attirare capitali privati e accelerare la riduzione del costo livellato dell'energia, che potrebbe scendere a 100 €/MWh per le tecnologie mareomotrici ed ondomotrici entro il 2030 e il 2035.

La SRIA fornisce una guida strategica per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, su cui l’Implementation Working Group for Ocean Energy (IWG), istituito nell'ambito del SET-Plan europeo e coordinato da ENEA, può basarsi per aggiornare il Piano d'Azione. Mentre la SRIA definisce gli obiettivi da raggiungere, il Piano d’Azione dell'IWG stabilisce come e quando implementare le tecnologie, fornendo indicazioni pratiche per la loro industrializzazione. Nel 2025, l'IWG aggiornerà il Piano d’Azione europeo sulla base della SRIA e delle nuove roadmap politiche della transizione energetica. La versione attuale del Piano è consultabile qui.

 

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