Dal 9 al 13 settembre si è tenuta a Roma, presso la Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università La Sapienza, la nona edizione della conferenza “NanoInnovation”, punto di riferimento per la comunità nazionale ed internazionale nel campo delle nanoscienze e delle nanotecnologie.
In tale contesto il Laboratorio Tecnologie per Rifiuti e Materie Prime Seconde (RMP) del Dipartimento Sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei Sistemi Produttivi e Territoriali di ENEA ha contribuito, nell’ambito della sessione “Automation and high throughput research”, con un intervento dal titolo “Materials recovery from end-of-life electrochemical storage systems: results from the IEMAP project”.
Il progetto IEMAP, finanziato dal MASE, ha come obiettivo la costruzione di un laboratorio digitale avanzato distribuito su tutto il territorio nazionale in grado di sfruttare la potenza del supercalcolo per accelerare la progettazione di materiali per applicazioni energetiche nell'ambito dei settori dello stoccaggio dell'energia e delle energie rinnovabili.
L’intervento del Laboratorio RMP è stato incentrato sui risultati del WP2 “Sustainable materials for electrochemical energy storage”. Sono stati illustrati i risultati inerenti lo sviluppo di processi di recupero materiali da catodi nichel-manganese-cobalto (NMC) e litio-ferro-fosfato (LFP), basati entrambi su tecnologie di tipo idrometallurgico. In particolare, i catodi LFP sono allo stato attuale oggetto di grande interesse da parte della comunità scientifica internazionale viste le loro caratteristiche di bassa tossicità; il processo di valorizzazione dedicato a questa particolare tipologia di catodi è stato oggetto di ulteriori approfondimenti da parte del gruppo di ricerca ed è stato verificato presso l’impianto pilota ROMEO presente nel CR ENEA Casaccia.