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Progetto ABBaCo: ricostruita la storia della Baia di Bagnoli a Napoli grazie al DNA ambientale

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Ricostruire il ‘DNA ambientale’ dell’ex zona industriale di Napoli ‘Baia di Bagnoli-Coroglio’ a partire dal 1830, per comprendere quanto velocemente le comunità degli organismi marini si siano modificate in risposta al deterioramento dell’ambiente. È uno dei principali risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Environment International, frutto di una collaborazione fra diversi gruppi di ricerca italiani e stranieri (Stazione Zoologica Anton Dohrn, ENEA, Università di Ginevra, Università del Salento, Università di Urbino, Università Politecnica delle Marche, Università di Friburgo, Accademia delle Scienze della Polonia).

I ricercatori hanno prelevato una carota di sedimento nella Baia di Bagnoli-Coroglio, ex-area industriale del comune partenopeo che si estende su una superficie di circa 249 ettari a terra e 1.453 ettari a mare, hanno datato i vari strati, determinando la concentrazione di sostanze inquinanti e studiando le tracce di DNA degli organismi marini. Queste molecole, infatti, sopravvivono per centinaia di anni ‘intrappolate’ nei sedimenti che si accumulano sul fondo del mare anno dopo anno. Il DNA estratto dall’ambiente – nel nostro caso dai sedimenti – è chiamato ‘DNA ambientale’ e rappresenta una sorta di ‘codice a barre’, diverso da specie a specie, che ne permette l’identificazione. È stato possibile quindi ottenere un elenco di organismi marini presenti nel sedimento a partire dagli strati più antichi/profondi della carota (1830) fino al presente.

Leggi il comunicato completo: https://www.media.enea.it/comunicati-e-news/archivio-anni/anno-2023/ambi...

Questo studio fa parte del progetto ABBaCo (https://www.szn.it/index.php/it/ricerca/ecologia-marina-integrata/proget...) finanziato dal MUR e coordinato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn, finalizzato allo studio della Baia di Bagnoli-Coroglio a ovest della città di Napoli.

I colleghi ENEA coinvolti nella ricerca afferiscono al Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali: Maria Rita Montereali, Salvatore Chiavarini, Luisa
Parrella
, Juri Rimauro , Antonio Schirone , Ivana Delbono, Mattia Barsanti