L'ENEA partecipa al Global Symposium on Soil Biodiversity con due interventi orali nei giorni 20 e 21 aprile nell'ambito dei temi Soil biodiversity shaping the future of food systems e Soil biodiversity in action. L'evento che si svolgerà in modalità on line, è organizzato dalla FAO e ha l'obiettivo di promuovere il dialogo tra i responsabili politici, i produttori di alimenti, gli scienziati, e tutte le altre parti interessate, sulle possibili soluzioni per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso la conservazione e l'uso sostenibile della biodiversità del suolo.
Il 20 aprile, nella Sessione Parallela 6, Tema 3 - Soil biodiversity shaping the future of food systems, la collega A. Sprocati presenterà la relazione Enabling barley production in arid soils by only exploiting the indigenous microbial biodiversity. Sarà presentata l'attività di ricerca svolta nell'ambito del progetto ERANETMED SUPREME, focalizzata sull'effetto della bioaumentazione batterica sulla crescita di specifiche colture, quali in particolare l'orzo, in condizioni di stress idrico.
Il 21 aprile, nella Sessione Parallela 4 Tema 2 - Soil biodiversity in action, la collega G. Migliore presenterà la relazione Restoring the soil while preserving functions: a winning approach by exploiting microbial biodiversity. Saranno presentati i risultati delle attività di ricerca svolte nel sito minerario di Ingurtosu (Sardegna, Italia) nell’ambito del progetto Umbrella e del progetto regionale S.Me.Ri. La prova sul campo è stata monitorata per 7 anni (2011-2018) ed è ancora in corso. La miniera abbandonata, uno dei siti più produttivi e più grandi per l’estrazione della sphalerite e della galena, è stata scelta come prova sul campo sperimentale per testare un intervento di fitorisanamento, realizzato con l’insieme di piante, quali l'Euphorbia pithyusa L., e batteri autoctoni.
Il Symposium è organizzato dalla FAO insieme al Global Soil Partnership (GSP), al Panel tecnico intergovernativo sui suoli (ITPS), alla Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica (CBD), al Global Soil Biodiversity Initiative (GSBI) e alla Science-Policy Interface della Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione (SPI UNCCD).