Project RECiProCo
Realizzazione di strumenti e iniziative sull’economia circolare a vantaggio dei consumatori
Le attività previste dalla Convezione, hanno ad oggetto:
- Mappatura delle attività realizzate dalle associazioni dei consumatori sui temi dell’efficienza energetica, della lotta alla povertà energetica e dell’economia circolare ai fini di ulteriore valorizzazione e realizzazione di progetti di sistema anche mediante collaborazione con altri enti;
- Sviluppo di forme di identificazione per prodotti e servizi con ridotto impatto ambientale: etichette ambientali e impronta idrica dei prodotti;
- Realizzazione di un progetto pilota di smart governance: educazione all’economia circolare, formazione e coinvolgimento attivo dei cittadini, promozione e diffusione di buone pratiche sul territorio (con particolare riferimento alla gestione efficiente della risorsa idrica).
Le attività si articolano in 4 WP, di seguito illustrati.
WP0 - Coordinamento delle attività di progetto
L’obiettivo di questo WP è quello di coordinare tutte le attività del progetto, garantendo la coerenza con il Piano Esecutivo, coordinare l’elaborazione dei documenti da produrre nel corso del progetto e i documenti per le fasi di rendicontazione.
Le attività del WP0 garantiscono anche il coordinamento delle comunicazioni all’interno e all’esterno di ENEA, sia con il MiSE che con le AA.CC, la partecipazione alle riunioni convocate dal MiSE, la convocazione delle riunioni all’interno di ENEA e, d’accordo con il MiSE, la convocazione delle riunioni con le AA.CC., coinvolte in forma volontaria e gratuita in tutte le attività del progetto.
WP1 - Raccordo con iniziative analoghe
Il raggiungimento degli obiettivi previsti in questo progetto permetterà di fornire indicazioni e potenziali soluzioni per implementare l’economia circolare, mettendo a sistema le diverse iniziative che vedono coinvolti sia il committente (MiSE) che il soggetto attuatore (ENEA). Pertanto questo WP1, di raccordo con iniziative analoghe, vuole creare sinergia tra le azioni e le esperienze in essere, affinché non ci sia dispersione di risorse, ma al contrario un potenziamento delle stesse, per poter innescare il cambiamento culturale che porta all’applicazione di percorsi di economia circolare e di educazione al consumo consapevole e responsabile. Il WP1 è strutturato in due task.
Task 1.1 Mappatura delle attività realizzate dalle associazioni dei consumatori sui temi dell’efficienza energetica, della lotta alla povertà energetica e dell’economia circolare ed attività di raccordo con altri soggetti/Enti
Questo task prevede il coordinamento delle azioni di coinvolgimento di stakeholder per rendere quanto più efficaci possibili le attività del progetto. Le attività di questo task hanno l’obiettivo di creare sinergia tra le iniziative in essere, stimolando approcci collaborativi e rendendo efficaci le azioni progettuali per innescare nuovi percorsi di economia circolare.
Task 1.2 Mappatura buone pratiche
Obiettivo del task 1.2 è quello di effettuare la mappatura di iniziative messe in campo a favore dei consumatori o realizzate dalle stesse AA.CC sui temi dell’efficienza energetica, della lotta alla povertà energetica e dell’economia circolare, ai fini di ulteriore valorizzazione e realizzazione di progetti sistemici ed integrati in collaborazione con il MISE – DGMCTCNT ed altri enti. La prima azione, ai fini di una armonizzazione con iniziative precedenti, è stata quella di condividere l’esperienza che da 2 anni ENEA sta conducendo in ICESP, nell’ambito della raccolta delle Buone Pratiche. Ciò ha permesso di realizzare la scheda per la raccolta delle Buone Pratiche, utilizzata nella survey “Facciamo circolare” condotta da ISPRA.
WP2 - Sviluppo di forme di identificazione per prodotti e servizi con ridotto impatto ambientale
Le attività del WP2 prevedono l’esecuzione di uno studio di fattibilità per lo sviluppo di un sistema di comunicazione ambientale volontario per prodotti non alimentari e non energetici, basato su 2 tipologie di indicatori: un set di indicatori di circolarità obbligatori e un set di indicatori sull’uso della risorsa idrica opzionali. Per lo sviluppo di tale sistema si seguirà un approccio di ciclo di vita, quindi considerando i materiali di cui è costituito il prodotto (es. percentuale di riciclato, percentuale di sottoprodotto, ..), la fase d’uso (es. durata del prodotto, riparabilità, etc. ) e il fine vita (es. percentuale di materiale destinato al riciclo, ...). Per ogni indicatore sarà individuato un metodo di misura/verifica.
L’obiettivo finale, oltre che comunicare la circolarità di un prodotto in modo completo ed adeguato, è supportare le imprese ad identificare aree di miglioramento ambientale (ad es. attraverso l’eco-design). Per quanto riguarda l’uso della risorsa idrica, si utilizzeranno metodi già esistenti ma integrati con la valutazione dello stress idrico a livello locale/del sito produttivo. Il sistema di comunicazione sarà leggibile attraverso un barcode o un QR code, sviluppato all’interno del progetto, e sarà destinato sia al consumatore finale che alle aziende, in un’ottica B2B, in quanto consente sia di ridurre gli impatti dei prodotti in un’ottica di eco-progettazione e di economia circolare, agendo sulla fase di scelta dei materiali e componenti che li costituiscono, sia di ridurre gli impatti complessivi delle catene di fornitura. Task 2.1 Sviluppo di una metodologia per misurare e comunicare la circolarità dei prodotti
Obiettivo del task 2.1 è quello di sviluppare un sistema di comunicazione ambientale volontario per prodotti non alimentari e non energetici, basato su 2 tipologie di indicatori (un set di indicatori di circolarità obbligatori e un set di indicatori sull’uso della risorsa idrica opzionali), con un approccio di ciclo di vita, che saranno testati su 3 prodotti di alcuni settori specifici in alcune aziende pilota identificate nel corso del progetto.
Nei primi mesi di attività si è effettuata un’analisi dello stato dell’arte sui settori tessile, edilizia, carta, all’interno dei quali verranno scelte 3 tipologie di prodotti da testare, che sono stati identificati sulla base sia dell’interesse del consumatore finale che in ottica B2B, sia della loro importanza in relazione alla circolarità e uso della risorsa idrica. L’analisi bibliografica si è focalizzata sui criteri di circolarità e di uso della risorsa idrica presenti nelle etichette/certificazioni ambientali disponibili per il settore. Si sono poi analizzati gli indicatori di circolarità e di uso della risorsa idrica esistenti in alcune principali direttive e normative nazionali ed europee, i principali strumenti e schemi per una comunicazione ambientale chiara, trasparente e basata su modelli standardizzati e normati e i sistemi di rating attualmente utilizzati a livello italiano ed estero, con l’obiettivo di per valutarne l’applicazione per il sistema di comunicazione ambientale.
Le attività proseguiranno con lo sviluppo di uno strumento excel e di un tool online basato sugli indicatori di circolarità e di uso della risorsa idrica, che sarà testato in aziende dei settori edilizia, tessile e carta. Inoltre sarà sviluppato anche un sistema tramite QR code che aiuterà la comunicazione dei risultati degli indicatori di circolarità verso il consumatore. Infine lo strumento sviluppato sarà oggetto di disseminazione attraverso eventi dedicati che coinvolgeranno aziende, associazioni industriali, enti pubblici, associazioni dei consumatori.
Task 2.2 Definizione di indicatori di circolarità sulla risorsa idrica
Obiettivo del task 2.2, le cui attività sono strettamente connesse a quelle del task 2.1, è quello di identificare un set di indicatori sull’uso della risorsa idrica che considerino anche lo stress idrico a livello nazionale e locale/del sito produttivo di riferimento per il prodotto analizzato. Lo stress idrico fa riferimento alla capacità o incapacità di soddisfare la domanda di acqua, sia umana sia degli ecosistemi. Lo stress idrico dipende dalla disponibilità, dalla qualità, o dall'accessibilità dell'acqua e si verifica quando la domanda di acqua sicura e utilizzabile in una determinata area supera l'offerta. Gli indicatori prescelti saranno poi testati nelle aziende pilota dei 3 settori identificati nella task 2.1.
WP3 - Pilota per smart governance
L’azione progettuale Pilota per smart governance (WP3) intende interfacciarsi con la società civile coinvolgendo associazioni di consumatori, associazioni di cittadini e il mondo della scuola, per elaborare insieme percorsi formativi verso stili di vita e di consumo consapevoli e responsabili e co-progettare e realizzare specifici output basati sull’economia circolare.
Il WP3 si articola in 3 task le cui attività saranno implementate su tre territori: Anguillara (RM), Bologna e Taranto.
Task 3.1 Educare all’economia circolare - Le attività del task 3.1 sono finalizzate alla divulgazione dell’economia circolare e del consumo consapevole e sostenibile attraverso il coinvolgimento di alunni e insegnanti delle scuole primarie e secondarie.
Task 3.2 Formazione e coinvolgimento attivo dei cittadini per una smart governance - Il task prevede l’implementazione di attività di formazione e sensibilizzazione sui temi dell’economia circolare urbana rivolte ai cittadini, e attività di coinvolgimento attivo degli stessi (attraverso l’approccio metodologico dell’Urban Living Lab) per co-progettare soluzioni e buone pratiche adatte al territorio di riferimento.
Partecipa al sondaggio (riservato ai cittadini/e presenti nei 3 territori pilota: Bologna, Anguillara e zone limitrofe, Taranto.
Il Task 3.3 prevede la realizzazione di azioni per la promozione di buone pratiche e la formazione dei cittadini e degli stakeholder sul tema del risparmio idrico in particolare nell’ambito delle abitazioni civili e del riutilizzo delle acque reflue depurate in agricoltura.
Per iscriversi agli Urban Ling Lab dei rispettivi territori:
Bologna : link per iscrizione a Bologna
Taranto: link per iscrizione a Taranto
Anguillara e zone limitrofe: link per iscrizione a Anguillara